L’emergenza sanitaria Covid-19 ha consolidato l’attenzione dei consumatori verso tematiche come la tutela della salute e la sostenibilità, promuovendo così l’adozione di nuove tecnologie. La produzione di ortaggi in ambiente controllato ed in serra (coltura protetta) rappresenta un sistema virtuoso che risponde alle esigenze del mercato. Questo tipo di coltivazione permette di ottimizzare la produzione e la qualità degli ortaggi, inclusi i prodotti della quarta gamma come, per esempio, la lattuga da taglio (Lactuca sativa L. var. acephala), rucola selvatica (Diplotaxis tenuifolia L.), spinacio (Spinacia oleracea L.), valerianella (Valerianella olitoria L.), cicorino (Cichorium intybus L.) e altre specie minori.
La produzione di ortaggi in ambiente protetto garantisce una migliore gestione delle risorse e della tecnica di coltivazione grazie al controllo delle condizioni microclimatiche e dei fattori produttivi. L’adozione di questi sistemi e impianti di coltivazione permettono all’impresa agricola di produrre nel rispetto dell’ambiente e del consumatore (senza residui chimici), evitando le problematiche relative alla stagionalità del pieno campo di specifiche colture.
Per soddisfare le richieste del mercato e quindi la domanda di ortofrutta fresca, sanificata, confezionata e già pronta al consumo, le recenti innovazioni tecnologiche hardware e software consentono di ottimizzare le rese, l’efficienza irrigua, il consumo di acqua e di energia e di prevenire malattie dovute ad agenti patogeni nel rispetto della biodiversità del suolo.